2. La amikino de Marko

Aggettivi

Gli aggettivi hanno la desinenza -a e quando sono attributivi di norma precedono il sostantivo.

  • bela – bello, bella
  • granda frato – un fratello grande
  • malgranda fratino – una sorella piccola

Casi

In esperanto esistono solo due casi: nominativo ed accusativo. L'accusativo si forma con la desinenza -n e indica il complemento oggetto diretto.

  • Kiun vi vidas? – Chi vedi?
  • Mi vidas amikon – Vedo un amico.

La -n dell'accusativo viene presa da tutti i sostantivi, aggettivi e pronomi, sia al singolare sia al plurale, quando si trovano in questo caso.

L'accusativo non va mai indicato dopo il verbo essere "esti" o equivalenti.

  • Vi estas bona amiko – Tu sei un buon amico. (nominativo singolare)
  • Vi estas bonaj amikoj – Voi siete buoni amici. (nominativo plurale)
  • Vi havas bonan amikon – Tu hai un buon amico. (accusativo singolare)
  • Vi havas bonajn amikojn – Tu hai buoni amici. (accusativo plurale)

Tutti gli altri casi si esprimono con l'aiuto delle preposizioni, come in italiano.

  • La libroj de mia frato. – Il libro di mio fratello.
  • Mi iras al la teatro. – Io vado al teatro.
  • Mi iras kun vi. – Io vado con te.

Coniugazione

Infinito: -i

  • labori – lavorare

Tempo presente: -as

  • mi laboras – Io lavoro.
  • vi laboras – Tu lavori. Voi lavorate.
  • li/ŝi laboras – Egli/ella lavora.
  • ni laboras – Noi lavoriamo.
  • ili laboras – Essi lavorano.

Tempo passato: -is

Il verbo avere in esperanto non è ausiliare. Pertanto, per dire "io ho mangiato", si dirà semplicemente mi manĝis.

  • mi laboris – Io ho lavorato.
  • vi laboris – Tu hai lavorato. Voi avete lavorato.
  • li/ŝi laboris – Egli/ella ha lavorato.
  • ni laboris – Noi abbiamo lavorato.
  • ili laboris – Essi hanno lavorato.

Tempo futuro: -os

  • mi laboros – Io lavorerò.
  • vi laboros – Tu lavorerai. Voi lavorerete.
  • li/ŝi laboros – Egli/ella lavorerà.
  • ni laboros – Noi lavoreremo.
  • ili laboros – Essi lavoreranno.

Congiunzione ke

Significa "che". In genere è preceduta da una virgola.

  • Vi vidas ke mi manĝas. – Vedi che mangio.
  • Li diras ke li iros. – Dice che andrà.

Prefisso mal-

Modifica il significato della parola nel suo opposto.

  • bona – buono
    • malbona – cattivo
  • granda – grande
    • malgranda – piccolo
  • bela – bello
    • malbela – brutto

Prefisso ge-

Indica due o più persone di ambo i sessi.

  • gefratoj – fratelli e sorelle
  • gepatroj – genitori
  • geamikoj – amici ed amiche

Alcune parole di cortesia

  • bonvolu – prego, per favore
  • dankon – grazie
  • nedankinde – prego
  • saluton – ciao, salve

Ordine delle parole

La struttura base della frase è Soggetto-Verbo-Oggetto, come in italiano. Tuttavia, dato che la -n dell'accusativo rende chiaro quale sia l'oggetto e quale il soggetto, l'ordine delle parole può essere variato per ragioni estetiche o per enfasi.

  • Mi legas libron. – Sto leggendo un libro.
  • Libron mi legas. – (Un libro è quello che sto leggendo.)

Kio, Kion

Kio significa "che cosa", in forma soggetto:

  • Kio estas tio? – Che cos'è quello?
  • Kio estas sur la tablo? – Che cosa c'è sul tavolo?

Quando "che cosa" è l'oggetto diretto del verbo, in esperanto si usa Kion:

  • Kion vi faras? – Che cosa fai?
  • Kion ŝi diris? – Che cosa ha detto?